Linea Intima Edit
16 aprile 2022
...coniugando una grande
audacia visiva con la vocazione a proporre collant
più eco-friendly.
Lauren Perrin nasce a Bayonne, nel sud-ovest
della Francia. Affascinata sin da bambina dal
mondo del fashion, si trasferisce molto giovane a
Parigi dove per tre anni studia moda maschile alla
Chambre Syndicale de la Couture Parisienne. Si
ritaglia poi con successo uno spazio sulla scena
londinese come assistente stylist per varie riviste
di moda, arte e cultura, tra cui Dazed and
Confused e Another Man. Esperienze che si
riveleranno estremamente preziose per
identificare una nicchia di mercato ancora poco
sviluppata: è infatti sul set dei servizi fotografici
che Lauren si rende conto dell'evidente mancanza
di un’offerta di collant e guanti davvero di moda.
Ma è durante il lockdown che Lauren ha la
possibilità di dare una forma concreta a questa
intuizione. Costretta a rimanere a casa e in cerca
di un lavoro nell’ambito della creazione, Lauren
coglie al volo l’opportunità per creare il suo piccolo
marchio indipendente: un concept di collant e
guanti coordinati dallo stile fortemente connotato.
E la scelta non sorprende: i collant sono sempre
stati un pezzo chiave del suo guardaroba. Lauren
crea in primis una piccola collezione e un lookbook
che invia agli stilisti. Sapeva che non sarebbe stato
facile, ma il successo arriva più veloce del previsto,
con un’ulteriore accelerazione quando lo stylist
Ibrahim Kamara sceglie due paia di guanti per un
servizio fotografico.
Nel suo processo creativo, Lauren attinge alle sue
emozioni e alle ispirazioni visive, che sente
l’urgenza di trasporre nelle sue creazioni.
Gli anni ‘70 hanno fortemente influenzato il suo
stile, ma anche la musica, i libri o anche solo le
persone incrociate per strada sono per lei fonti di
ispirazione. Fin dall'inizio, Lauren si è orientata a
un approccio eco-friendly: le sue creazioni sono
fatte a mano, il packaging è ecologico e non
utilizza plastica. I suoi collant “Ocean Waste” sono
il portabandiera di questi valori “green”, spiega
Lauren: "L'estate dopo il primo lockdown ero nella mia città natale, a Biarritz. Nessuno poteva
viaggiare, c'era tanta gente sulla spiaggia e la
quantità di rifiuti era pazzesca. Ho finito per
interpretare questo momento creando un paio di
collant e guanti 'Ocean Waste' partendo dai rifiuti
gettati o portati dal mare sulla spiaggia. Abbiamo
raccolto un intero sacco di rifiuti di plastica che ho
pulito e poi cucito sui capi. Al cuore del mio
marchio c’è una forte coscienza ambientale, e avere
la capacità di invertire alcuni degli effetti
deprimenti dell'inquinamento da plastiche,
soprattutto nella mia città natale, ha significato
molto per me.”
In linea con questa visione “green”, i suoi collant
sono realizzati in poliestere riciclato, mentre quelli
più spessi, come i guanti, sono in jersey elastico
morbido e resistente. Tutto è fatto a mano,
compatibilmente con gli attuali quantitativi
d’ordine. Lauren spera di riuscire a mantenere i
prezzi il più possibile accessibili, senza discostarsi
dai suoi valori ecologici: il che può essere una vera
sfida, dice. Lauren, che vuole rimanere un marchio
indipendente, ci ha parlato dei suoi piani per creare
una collezione limitata di abbigliamento in cotone
spesso, da abbinare a collant e guanti!
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