Chantelle accelera sul megabrand

Fabio, sul marchio Chantelle nelle ultime stagioni avete investito molto in tecnologia, costruzioni e modellistica: quali sono oggi i vostri prodotti di punta in Italia?
Dal 2021 abbiamo lavorato per rafforzare i nostri assi strategici (seduzione contemporanea e invisibili), lanciando nuove linee che ci hanno permesso di porre solide basi per le collezioni future. Nell’area degli invisibili raffinati un esempio è Pure Light, linea ad alto contenuto tecnologico in cui una speciale tecnica di termocollatura con gocce di colla (Air Bonding) dona ai capi leggerezza ed elasticità. La linea Smooth Lines ci consente di ribadire la nostra riconoscibilità su alcuni modelli come il moulé e lo spacer. In parallelo abbiamo ritrovato i best seller della seduzione grazie alla linea Fleurs in tulle ricamato floreale, che ben incarna il dna del brand. E anche nelle collezioni AI22 e PE23 continueremo a parlare di femminilità sofisticata.

Sul fronte modelli un "boost" importante oggi è nell'area dei senza ferro: qui cavalchiamo l’attuale esigenza di comfort declinandola nel nostro mondo “core”, quello della corsetteria. Sui wire-free offriamo sostegno anche in coppe D+ con modellistiche meno legate alle forme tradizionali e tagli grafici e moderni. Un nuovo reggiseno con coppe in mousse fino alla G sarà presente anche nella grande novità della PE23, New Orangerie: una "signature line" che si candida a diventare un nostro futuro best seller.

Chantelle For Change: quali traguardi avete raggiunto a oggi?
Con il progetto Chantelle For Change il gruppo s’impegna ad apportare un cambiamento
positivo che ha come temi centrali l'inclusività, la circolarità e la responsabilità, con target importanti già raggiunti in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Oggi il 100% della collezione è certificato Oeko-Tex; il 50% dei nostri materiali di scarto viene riciclato; abbiamo un -37% di emissioni nell’anno 2020 e i materiali di consumo sono stati ridotti del 50% rispetto al 2019. Oggi il 20% delle collezioni corsetteria è eco-compatibile e l’obiettivo è arrivare al 70% entro il 2025, grazie all’impegno nel reparto R&D nella ricerca di materiali riciclati ad alta performance. Anche il mare 2023 segue questo sviluppo, con focus sulle linee stampate eco-designed: Emblem (nella foto) e Flowers per Chantelle, Jaia per Passionata, Honduras e Tidra per Femilet.

Nel quadro di Chantelle For Change nel 2021 abbiamo inoltre lanciato Chantelle One, il primo reggiseno 100% riciclato in ottica zero waste, a oggi in vendita solo in Francia. Nell’ottica di una futura distribuzione internazionale, il tema sarà rispondere industrialmente alle logiche un prodotto interamente e autenticamente made in France, il che impone scelte ponderate su quantitativi e forniture.

Come state veicolando in Italia il valore aggiunto in chiave “eco”?
Sul concetto di eco-design la sfida è trasferire con un linguaggio commercialmente efficace un lavoro sul prodotto che si àncora con forza al dna Chantelle e che, a fronte di un interesse crescente, in Italia è per noi ad alto potenziale sia al trade che al consumer. L’aspetto chiave da comunicare è che oggi – a fronte degli scenari materie prime e dell’impatto energetico sui trasporti, con la dinamica inflattiva che va a riversarsi sul costo dei prodotti finali – grazie alla riorganizzazione delle linee produttive riusciamo a contenere i costi della sostenibilità nelle normali dinamiche di prezzo, sicché la consumatrice non percepisce i nostri prodotti eco-designed come sensibilmente più cari.