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25 January 2022
Dalle prime bozze circolate relative al decreto-legge sostegni, in tema di caro energia, sembra emergere che le misure prese in considerazione dal Governo sono congiunturali e non strutturali.
"Solo piccoli interventi spot senza una visione di lungo termine, totalmente insufficienti a contrastare i fortissimi incrementi di costi che si sono abbattuti sull’industria con gravi conseguenze per la manifattura italiana, per la crescita del sistema Paese e per l’occupazione” è quanto dichiara Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia.
“Occorrono, invece, interventi strutturali e di politica industriale, come accaduto in Francia e in Germania. Nelle misure non troviamo riscontri alle proposte da noi avanzate, riguardanti in particolare la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari per l’anno 2022” continua il Presidente Tamborini.
“La criticità principale delle misure riguarda il reiterarsi di un approccio temporaneo alla soluzione del problema e l’incapacità di intervenire in modo strutturale sulla componente energia – come, ad esempio, il Governo Francese ha fatto in modo concreto – e che Confindustria aveva richiesto con le misure sulla produzione nazionale gas e la produzione di energia elettrica rinnovabile nella disponibilità del GSE nonché per la produzione da energia idroelettrica. Chiediamo con forza che si possa correggere la rotta e intervenire con un’azione più incisiva”.
Emerge sempre di più la preoccupazione per la tenuta della filiera del tessile & abbigliamento e per la salvaguardia di 50.000 imprese e 400.000 addetti.
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