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Lucy Orta Mentor per IED

05 April 2023

L’Istituto Europeo di Design affida all’artista visiva internazionale Lucy Orta la mentorship per guidare il progetto di contaminazione fra arte e moda che confluirà in un’installazione a Pitti Uomo 104

È l’inglese Lucy Orta l’artista invitata da IED a guidare come Mentor il gruppo di studenti selezionati da tutte le sedi del Gruppo fra Italia, Spagna e Brasile per lavorare all’ideazione e creazione di una grande installazione sul tema transition che sarà presentata il 14 giugno nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, in occasione di Pitti Uomo 104.

IED ha scelto Lucy Orta, artista e Chair of Art and the Environment, University of the Arts London, per quel suo talento in grado di unire disegno, scultura, tessile, fotografia, cinema, performance e di affrontare con un linguaggio innovativo di co-creazione temi che riguardano il mondo contemporaneo: la comunità e l'inclusione sociale, la mobilità, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani.

L’Artista ha incontrato questa settimana nella sede IED Firenze a Palazzo Pucci N6 gli studenti di Fashion Design per avviare una riflessione sul tema transition e insieme tradurlo in un’opera che esalti la sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti come uno spazio espositivo dove la ricerca dell’arte incontra la riflessione della moda. Gli studenti sono chiamati a decodificare il termine transizione inteso come momento di passaggio e di complessità che ogni cambiamento comporta: ogni transizione è la conseguenza di una necessità di adattamento a una crisi che permette al contempo di progettare un futuro diverso, ogni transizione è una ricerca e in parte un compromesso.

Secondo Orta, "questi giovani designer sono diventati i protagonisti attivi di un mondo futuro che dovremo abitare. Si stanno confrontando con l'instabilità ambientale e le molteplici ansie connesse per immaginare scenari positivi e sostenibili. Un futuro abitato da esseri con identità multiple e da ibridi uomo-natura-macchina del Novacene. Idee originali germogliate dai loro schizzi saranno riunite in un'installazione fertile, con al centro la ricerca materiale e tecnologica: abiti disegnati dall'Intelligenza Artificiale generativa, tessuti che riproducono canzoni o che crescono da soli prima di riassorbirsi naturalmente nella terra. L'Istituto degli Innocenti sarà un incubatore per le molteplici interpretazioni del tema Transition, con moda, film e performance posti in un dialogo critico e a cui il pubblico è invitato a partecipare”.

Nella foto: Lucy Orta e Danilo Venturi, Direttore di IED Firenze, durante l'incontro con gli studenti del Gruppo IED

L’installazione sarà corale e gli oggetti proposti, pensati attraverso le forme e gli strumenti della ricerca critica del design contemporaneo che sempre di più incontrano il territorio di produzione della moda, comporranno un insieme coerente.

“Con questa installazione vogliamo creare anche un’occasione di riflessione su quel percorso che conduce dalla condizione di giovane a quella di adulto, quel processo di transizione che 'investe' ogni studente negli anni di studio e in questo scenario si profila sempre più centrale il ruolo della scuola come strumento di consapevolezza”
dichiara Danilo Venturi, Direttore IED Firenze.

La scelta della sede dell’Istituto degli Innocenti come luogo che ospiterà l’installazione, sottolinea l’attenzione ai grandi temi umani e sociali, terreno comune alla missione formativa IED, scuola e luogo di produzione critica in costante dialogo con le istituzioni, e anche incubatore di idee e di processi da sviluppare e presentare in occasioni di confronto internazionale con il settore produttivo della moda come quello di Pitti.

LUCY ORTA
La pratica delle arti visive di Lucy Orta, nata in Gran Bretagna nel 1966, indaga le interrelazioni tra il corpo individuale e le strutture comunitarie, esplorandone le diverse identità e le modalità di convivenza. Utilizza i mezzi del disegno, della scultura tessile, della fotografia, del cinema e della performance per realizzare opere singolari.

Il suo processo di rappresentazione delle voci della comunità incorpora metodi di co-creazione e inclusione e ha collaborato con un'ampia gamma di persone, spesso ai margini dell'esclusione, per rafforzare i partecipanti attraverso una pratica creativa condivisa.

A riconoscimento della sua innovativa pratica di ricerca socialmente impegnata, Lucy Orta è stata nominata Head of the Man & Humanity, un programma di master pionieristico per il design sostenibile, che ha co-fondato con Li Edelkoort presso la Design Academy Eindhoven, nel 2002. Dal 2002 è docente presso il London College of Fashion e attualmente è titolare della cattedra di Art and the Environment presso la University of the Arts di Londra, dove ha fondato il programma  Art for the Environment Artist in Residency Program. In riconoscimento del suo contributo accademico alle arti visive, ha ricevuto un Master of Arts onorario dalla Nottingham Trent University e un Doctor of Letters onorario dall'Università di Brighton.

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