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05 March 2025
Lycra è il nome commerciale di una fibra sintetica - elastomero poliuretanico - composta da una miscela di sostanze chimiche derivate da risorse fossili, sovente denominata elastan o spandex (anagramma di “expands”, espandersi in inglese). The Lycra Company è ora pronta a lanciare la produzione del primo elastan derivato da fonti rinnovabili. Alistair Williamson, Vice President EMEA & South Asia, ce ne parla in dettaglio.
Alistair, può spiegarci la composizione di questa nuova fibra Lycra e illustrarci le principali fasi della sua produzione?
Per comprendere questa innovazione, è necessario ricordare alcuni elementi. La produzione dell'elastan si basa su due ingredienti principali: il PTMEG (politetrametilene etere glicole), che conferisce alla fibra la sua elasticità e rappresenta circa il 70% della sua composizione, e l'MDI, presente in una percentuale tra il 15 e il 20%, che contribuisce al suo recupero elastico; a questo si aggiungono additivi e finissaggi, che concorrono per circa il 10% al prodotto finale. Finora, il PTMEG e l'MDI erano derivati esclusivamente da materiali fossili. Con la fibra Lycra bio-derivata, abbiamo sostituito gli ingredienti petrolchimici del PTMEG con componenti derivati da una varietà specifica di mais, il mais dentato. Le fasi principali della produzione sono le seguenti: l’amido contenuto nel mais viene trasformato in sciroppo di glucosio, quindi subisce un processo di fermentazione esclusivo, sviluppato internamente, per produrre BDO (1,4-butandiolo) bio-derivato. Il BDO bio-derivato viene poi convertito in PTMEG, che viene utilizzato per produrre il polimero della fibra Lycra bio-derivata.
Cosa avviene
del resto del mais non impiegato nella produzione? E qual è l'impatto di
questo utilizzo industriale del mais sulla filiera alimentare?
Quando
si pensa al mais, spesso si immaginano pannocchie o popcorn. Tuttavia,
il mais destinato al consumo alimentare rappresenta meno dell'1% della
produzione di mais negli Stati Uniti, e la maggior parte è mais dentato,
o mais da foraggio. Una volta raccolto, ogni parte del chicco viene
utilizzata in modo ottimale: il 4% di esso è costituito da olio,
utilizzato per produrre olio di mais o detergenti, il 20% è costituito
da proteine e fibre, destinate principalmente all'alimentazione animale,
e la parte più importante, circa il 60%, è costituita da amido, un
carboidrato essenziale che costituisce la principale fonte di energia
delle piante. Questo amido ha molteplici applicazioni che vanno dalla
produzione di etanolo per i carburanti alla produzione di carta e
cartone e, ora, alla fibra Lycra bio-derivata. Inoltre, per preservare
la biodiversità e la salute del suolo, gli agricoltori alternano la
coltivazione di mais e soia sugli stessi appezzamenti. Ciò consente di
garantire la fertilità del suolo e di evitare la proliferazione di
insetti nocivi. La soia è anche un'importante fonte di proteine e viene
utilizzata nella composizione di alimenti come il tofu o le bevande a
base di soia.
Quali sono i principali vantaggi della fibra Lycra EcoMade bio-derivata rispetto all’elastan tradizionale, in particolare in termini di impronta di carbonio ed efficienza delle risorse?
Si sa, l'industria tessile è responsabile di quasi il 10% delle emissioni globali di carbonio, una situazione chiaramente insostenibile. In base all'Accordo di Parigi, è imperativo ridurre le nostre emissioni del 45% entro il 2030 per limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. In The Lycra Company, circa il 60% delle emissioni sono di tipo Scope 3. La maggior parte di queste emissioni proviene dalle nostre materie prime, il 70% delle quali è legato al PTMEG. Passare dal PTMEG fossile a una fonte rinnovabile è quindi essenziale per ridurre la nostra impronta di carbonio e raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità per il 2030. Una valutazione esterna del ciclo di vita mostra che questa transizione potrebbe ridurre le emissioni di carbonio della fibra Lycra fino al 44%.
La fibra Lycra EcoMade garantisce prestazioni paragonabili a quelle della Lycra convenzionale?
Nel 2014 avevamo già proposto una fibra Lycra bio-derivata, ma credo fossimo un po' in anticipo sui tempi, perché il mercato era alla ricerca di soluzioni per migliorare la sostenibilità delle fibre più diffuse, come cotone, poliestere e nylon. Per quanto il prodotto non abbia avuto successo commerciale all'epoca, i nostri clienti hanno però potuto constatare che le prestazioni di questa nuova fibra Lycra EcoMade erano equivalenti a quelle della fibra Lycra classica. Tuttavia, per averne la totale certezza, abbiamo prodotto piccole quantità pilota all'inizio di quest'anno, consentendo ai nostri clienti di effettuare dei test, che hanno confermato prestazioni equivalenti a quelle della fibra Lycra classica. Definiamo questo prodotto una soluzione “drop-in”, il che significa che un produttore o un confezionatore può integrare questa nuova fibra bio-derivata senza dover modificare le impostazioni delle macchine, le ricette di tintura o la costruzione del tessuto, quando questa soluzione sostituisce un prodotto Lycra convenzionale identico.
Avete in programma di sostituire interamente la Lycra tradizionale? Quali sono le vostre previsioni in termini di volumi e tempistiche?
La transizione inizierà nel 2025 e proseguirà gradualmente nel 2026 e nel 2027. Prevediamo di convertire il 30% della nostra attuale produzione di fibra Lycra in fibra bio-derivata. Il ritmo di questa trasformazione dipenderà dalle esigenze specifiche dei nostri clienti e dai loro planning di produzione. Sebbene il nostro obiettivo sia quello di sostituire la tradizionale fibra Lycra, anche il riciclo e l’impiego di altre tecnologie giocheranno un ruolo in questa transizione.
Che differenza di prezzo c’è rispetto alla Lycra tradizionale?
Trattandosi di un'innovazione con tutti i costi associati a un nuovo processo, il prezzo sarà leggermente superiore a quello dei prodotti attuali. I costi della fibra Lycra bio-derivata saranno leggermente più alti a causa del prezzo più elevato delle materie prime rispetto a quelle derivate dal petrolio. Tuttavia, questa differenza rimane marginale: solo pochi centesimi in più per capo, a fronte di quello che è un investimento strategico sulla sostenibilità, in linea con gli obiettivi ambientali dei nostri clienti.
Quale dei vostri siti di produzione inizierà per primo?
I primi siti a proporre il nuovo filo bio-derivato saranno quelli di Singapore e Maydown. Quasi tutta la Lycra venduta in Europa è prodotta a Maydown, in Irlanda del Nord: sulla base di questo, l'Europa sarà una delle prime regioni a poter assicurare la fornitura commerciale di questo nuovo filo.
Il produttore italiano Carvico ha recentemente lanciato il suo primo tessuto con Lycra EcoMade. Può citare altri partner i cui tessuti sono già disponibili sul mercato?
Carvico e Jersey Lomellina sono i primi produttori a offrire tessuti commerciali per costumi da bagno e lingerie. Tuttavia, anche altri partner stanno lavorando a sviluppi di prossima presentazione sul mercato.
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In attesa del lancio sul mercato previsto per la fine dell'anno, alcuni campioni realizzati con la fibra Lycra EcoMade bio-derived sono in presentazione in anteprima il 5 e il 6 marzo a Performance Days a Monaco, presso lo stand di The Lycra Company (ndr).
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