Linea
07 March 2019
Lo store porta dunque la sua celebrazione della femminilità nell’area metropolitana di Detroit, dove offre brand di fascia alta – molti dei quali europei – in un’oasi che rifugge dai convenzionali stereotipi sull’immagine del corpo. Qui la lingerie veste sia il corpo che lo spirito, valorizzando l’esperienza di ogni donna.
Qual è il concept dietro a Supernatural Lingerie?
È un negozio di lingerie e loungewear che punta su design moderno, produzione etica e individualità dello stile.
Di recente ha festeggiato il primo anniversario dello store: congratulazioni! Quali sono i principali insegnamenti che ha tratto in quest’ultimo anno di attività nel retail?
Grazie! È stato emozionante. Direi che ho imparato soprattutto la pazienza e la collaborazione. Sono davvero grata a coloro che sono stati così generosi da dedicare tempo, idee ed entusiasmo al concept del mio store.
Dal visual branding alla Sua filosofia che mette al centro la donna
all’approccio etico, il concept di Supernatural Lingerie è molto
innovativo. Come l’ha sviluppato?
A mio avviso, quasi tutte le
donne sono sottoposte a pressioni sociali che le mettono nella posizione
impossibile di dover rispettare certi standard di bellezza. La società
ci fa credere che questi standard ci rendano desiderabili per gli
uomini, ma allo stesso tempo ci proibisce di esibire la nostra
sessualità o di mostrare determinate parti del corpo in pubblico. Il
mio desiderio era riunire sotto lo stesso tetto molti brand che si
oppongono a questa visione e che definiscono un senso individuale dello
stile, capace di tradursi a sua volta in un’esaltazione del corpo e
della fiducia in se stesse. Con le loro bellissime creazioni, molti dei
designer che propongo in negozio hanno completamente trasformato la mia
personale concezione del corpo. Molto spesso la lingerie è
considerata un costume, un accessorio per creare l’atmosfera
nell’intimità o per piacere a qualcuno di diverso da chi la indossa.
Secondo me, la “lingerie” non è un bell’oggetto riservato alle
occasioni speciali, ma è insieme una necessità quotidiana e un modo
per coccolarsi. Amo la capacità che ha di trasformare e illuminare la
mia giornata, con cui riflette intimamente il mio stile personale. Anche
se devo vestirmi in un certo modo per un evento, un appuntamento di
lavoro eccetera, sotto posso indossare ciò che voglio.
Quanto alla
produzione etica, è l’unico futuro possibile. So che per la
consumatrice può essere difficile fare ricerca da sola, perciò ho
voluto offrire alle persone un luogo dove avere la certezza che ogni
cosa è stata fatta eticamente. Quanto al visual branding, mio marito è
un
graphic designer e sviluppatore, così abbiamo creato il logo insieme,
ispirandoci al concetto delle quattro fasi della vita di una donna
(fanciulla, giovane donna, madre, donna matura). Indubbiamente il logo
ricorda due seni: per questo lo chiamiamo affettuosamente “tette di
luna” :).
Ha trascorso un periodo a Parigi prima di tornare negli USA. Secondo lei, quali sono le caratteristiche distintive dei negozi di lingerie europei che quelli americani potrebbero imitare? Credo che il retail europeo sia molto più specializzato. Negozi più piccoli che hanno una personalità tutta loro e una selezione più limitata, che fanno le cose a modo loro (e bene) anziché cercare di far presa sulle masse. Ritengo che ciò valga anche per le città americane più grandi, ma in luoghi con una minore densità demografica ci sono meno negozi di lingerie, a parte le grandi catene o i department stores. Personalmente, ritengo che scoprire chicche esclusive nelle boutique abbia un fascino speciale. E vivere l’esperienza di shopping con l’aiuto di professionisti che abbiano una competenza e un gusto veramente specializzati rende l’acquisto di lingerie un momento molto più intimo e piacevole.
Supernatural rappresenta un punto d’incontro tra design innovativo, moda, misticismo e femminismo. Come ha tradotto questi valori in uno spazio di vendita fisico?
Mi piace circondarmi di piante, vivere immersa nella natura e coltivare la vita. Le mie nonne erano entrambe artiste prolifiche, perciò ho disseminato lo store dei loro dipinti e disegni. Tengo anche molti cristalli in negozio e brucio incenso tutto il giorno per mantenere l’ambiente intriso di vibrazioni positive e profumi inebriantii! Lo store è molto aperto, dominato da linee pulite ed essenziali. Volevo che fosse un ambiente raffinato ma accogliente e familiare. È uno stile molto eclettico, molto personale, che mescola contemporary e vintage. Ospitiamo anche molti eventi di erboristeria, tarologia e sviluppo personale/spirituale.
Quali sono le esigenze del suo target di clientela o, per usare le Sue parole, della “magica donna moderna”?
Per me, essere “moderna e magica” significa essere una donna che conosce se stessa, che è consapevole del proprio potere, che sente una connessione con tutto ciò che la circonda (la Terra, gli altri esseri umani) e che è attenta allo stile. L’obiettivo è far sentire le donne eleganti, emancipate e sexy, alle loro condizioni, con in più la certezza di investire in un marchio che ha una sua integrità. Le mie clienti rifuggono dal conformismo. Bramano l’individualità, la libertà, e vogliono indossare ciò che riflette la loro personalità e i loro valori.
Nel suo store
organizza spesso eventi come letture di tarocchi e sedute di reiki.
Queste iniziative aiutano ad acquisire nuove clienti? Quali altre
attività di marketing svolge?
Sì, queste iniziative hanno
sicuramente contribuito ad allargare la clientela. Ho organizzato anche
eventi pop-up in altri store e mercatini di temporary shopping.
Nell’ottica di supportare una filiera etica, quale criterio usa per selezionare brand che abbiano una coscienza ambientale e sociale?
Mi piace informarmi sui materiali e sui processi di produzione dei marchi. Spesso i brand sono molto trasparenti e pubblicano queste informazioni sui loro siti. Dal momento che sempre più consumatrici sono interessate a prodotti realizzati secondo criteri etici, come retailer ho la responsabilità di spiegare loro cosa significhi e perché sia importante. Perciò, se qualcuno entra e chiede: “Dunque è tutto fatto eticamente. Ma cosa significa?” oppure “Questi collant provengono da una filiera sostenibile. Sarebbe a dire?”, posso tranquillamente descrivere cosa fa il brand a tutela dei diritti umani e del futuro del pianeta, per esempio usando filati riciclati, pagando retribuzioni dignitose agli operai, utilizzando impianti a energia solare eccetera.
Quali sono attualmente i Suoi marchi più venduti, e perché pensa che rispecchino il gusto della clientela?
Finora La Fille d’O è molto apprezzata perché è nettamente diversa da ciò che le persone sono abituate a considerare “lingerie.” Anche Else è molto richiesta perché è fresca e divertente – i pizzi geometrici sono, ancora, una vera novità per
molte delle mie clienti – e ha prezzi di vendita più accessibili. Anche Fortnight, The Great Eros e Adina Reay vanno per la maggiore!
Qual è il vostro prezzo di vendita ideale?
Si colloca sicuramente nella fascia alta, ma sto cercando di introdurre una maggiore varietà.
Supernatural ha una bella presenza digital. Come conciliate la gestione taglie con lo shopping online? Difficile rispondere. Siccome la mia attività è nuova e gestita fondamentalmente da una persona sola, il sito non è esattamente l’anima del mio business. È un valido aiuto per avere un’anteprima di ciò che le clienti troveranno in negozio oppure, se stanno cercando qualcosa di particolare, il mio store è una risorsa preziosa, perché non ci sono molti rivenditori americani per i brand che propongo, e alcuni preferiscono non ordinare online dall’estero. Ci sono vari modi in cui le persone possono contattarmi per chiedere informazioni sulle taglie, ma so che si puo’ fare ancora meglio. Ho in programma di aggiungere una funzione live chat per aiutare le clienti nella scelta delle taglie in modo più immediato e colloquiale. Comprare lingerie online può essere difficile e voglio aiutare tutte a trovare l’articolo giusto!
Come si combina il vostro canale online con quello offline?
Al momento, le vendite online rappresentano il 10-15% circa del totale. Quando ho avviato la mia attività, il punto vendita fisico era molto importante per me, così è lì che investo gran parte delle mie energie e delle mie risorse di marketing. Voglio non solo avere una location qui, nella mia città natale, per dare accesso a questi bellissimi brand, ma anche creare uno spazio fisico empowering e confortevole per una crescente community di donne che vogliono sostenersi a vicenda e festeggiare i reciproci successi. Inoltre sono una specie di fanatica di tutti questi marchi e designer indie, dunque sono entusiasta di valorizzare e far conoscere il loro straordinario
lavoro, ed è un po’ più facile farlo di persona che online.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Ho in programma di aggiornare il sito per far sì che rifletta meglio l’esperienza di acquisto nello store fisico. Vorrei anche concentrarmi su un materiale fotografico più originale. Per le donne, è fondamentale riconoscersi nelle immagini di marketing che vedono, e al momento le tipologie morfologiche mostrate non sono molte. In negozio ho un’intera parete di fotografie per aiutare le clienti a immaginare come starebbero con un certo capo (a volte è difficile valutare l’effetto di un reggiseno su un essere umano quando è presentato su un appendiabiti!), ma quasi tutte le immagini ritraggono donne bianche giovani e magre. Vorrei DAVVERO esporre più foto di donne incinte, di signore over 50, o con tipologie fisiche il più diverse possibile. Finora il numero di scatti originali è stato limitato dal budget, ma ho in cantiere alcuni progetti e non vedo l’ora di realizzarli.
Copyright 2024. All rights reserved - Legal Info