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02 November 2023
Paesaggi collinari, boschi incantevoli, distese di uliveti e filari di viti: l'Umbria è una gioia per i sensi e per la mente. Terra di storia e di artigianato, affermatasi nel corso dei secoli per l’arte della tessitura, è ancora oggi conosciuta e apprezzata dai migliori designer di tutto il mondo. In epoca medievale e rinascimentale i tessuti provenienti da questa regione erano ambiti dalle più influenti famiglie aristocratiche europee. Nel tempo, quest’arte è stata mantenuta viva da piccoli laboratori artigianali nei borghi di campagna o nei conventi e successivamente è stata valorizzata e promossa da "donne illuminate", che si sono impegnate a preservare l'arte della tessitura a mano, dando allo stesso tempo ad altre donne accesso a una qualche forma di autonomia finanziaria.
Monumento emblematico del savoir-faire regionale, il Museo Atelier Giuditta Brozzetti a Perugia è uno degli ultimi laboratori di tessitura a mano esistenti in Italia che utilizza telai jacquard. A gestirlo, oggi, è Marta Cucchia, che oltre declinare la propria expertise nella creazione di splendidi manufatti ha deciso di aprire il suo laboratorio sia come museo, sia agli esperti del settore che desiderano apprendere questa tecnica specifica. La bisnonna di Marta era proprio una di quelle "donne illuminate": fu lei a fondare l'atelier nel 1921, dando lavoro alle donne della zona. Quarta generazione di una famiglia di donne forti e appassionate, dopo gli studi in Interior Design Marta ha deciso di ridare vitalità e prestigio a questa tradizione tessile trasferendo il laboratorio in una chiesa francescana sconsacrata risalente all’anno 1212.
Con le sue volte, le eleganti colonne e finestre ad arco a sesto acuto che irradiano la luce del sole, questo luogo trasmette immediatamente a chi entra la magia di un artigianato senza tempo. Stole preziosamente lavorate e tessuti d’arredo con motivi e colori diversi decorano gli interni, offrendo all’esperienza dei visitatori un ventaglio esemplificativo di tessuti ispirati alla storia ma ancora così attuali. Tramandare e salvaguardare queste tecniche è essenziale per Marta, che oltre a confezionare tessuti propone corsi individuali, creati su misura per artigiani che desiderano approfondire le loro conoscenze in questo ambito. Sotto la sua guida sapiente, potranno mettere mano su un telaio jacquard del 1836 o su un telaio a quattro licci del XVIII secolo, tornando indietro nel tempo e lasciandosi cullare dall’atmosfera meditativa del processo creativo. Queste creazioni uniche, in lino, cotone, seta, misto cachemire e con lamina oro e argento, sono tessute a mano con amore e infinita pazienza. L'ordito è assemblato come si faceva 500 anni fa e la messa in opera dei telai può richiedere fino a 20 giorni. Ogni singolo filo della trama viene passato a mano e in una giornata un tessitore può produrre al massimo 50 cm di tessuto. In questa cornice emblematica, Marta e le sue due assistenti lavorano con passione, tessendo i fili di un legame suggestivo tra passato e presente.
Una delle tradizioni perpetrate dall'atelier sono le famose "tovaglie perugine", che verso la fine del XII secolo venivano utilizzate come drappi d'altare nelle chiese e che troviamo sovente raffigurate nei dipinti del XIV e XV secolo.
Marta guida gli studenti a sperimentare l'uso di motivi decorativi medievali e rinascimentali con immagini che vanno dai grifoni alla frutta e agli animali, in combinazioni di colori tradizionali o più audaci.
La tessitura su telai manuali è un'esperienza meditativa, che ci àncora al presente nell’istante del “qui e ora”, allentando tensioni e preoccupazioni e proiettandoci in uno stato di profonda serenità. Posando le mani su questi telai, si riesce quasi a sentire il passato e il presente fondersi in un flusso continuo di fili colorati. Immergendosi nel fascino di questa tecnica centenaria, gli studenti possono frequentare corsi della durata di un giorno o di diverse settimane, con varie possibilità di alloggio nel centro storico medievale, il che aggiunge ulteriore charme all'esperienza.
Il lavoro di Marta affonda le sue radici nel passato ma guarda con fiducia al futuro, sull’esempio delle donne forti che l'hanno preceduta. Il suo laboratorio è stato il primo ad essere scelto per il progetto Hand in Hand di Fendi, che celebra la qualità unica, e così diversificata sul territorio, dell’artigianato italiano. Continuando a mostrare al mondo quest’arte ancestrale, siamo certi che Marta sarà un’ispirazione per molti altri professionisti del settore.
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