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Arriva la tintura alla frutta!

20 ottobre 2017


I coloranti naturali sono sempre stati utilizzati nel settore tessile e sono ancora in uso in alcuni paesi del mondo come il Perù. Così la crescente attenzione alla sostenibilità e il desiderio di soluzioni atossiche e body-friendly si traducono in una gamma di tinture “verdi” fai-da-te, facilmente reperibili online. Un team di ricercatori cinesi si è specializzato nelle tinture a base di frutta con un nuovo processo di produzione applicato su larga scala. Intima Media Group ha voluto saperne di più.

Un trend emergente
L’unica linea di abbigliamento con tintura naturale già disponibile al grande pubblico è la capsule collection Clean Color del marchio Patagonia: T-shirt, felpe, pantaloni, shorts e giubbotti, tutti tinti naturalmente con l’indaco per i blu, con la cocciniglia per i rossi, con la melagrana per i gialli e i marroni, e con gli assai meno poetici escrementi di baco da seta cinese per i verdi. Ovviamente, le tinture naturali sono molto meno resistenti di quelle chimiche, ma sono anche molto più ecologiche e donano agli abiti uno straordinario aspetto “vivo” in quanto il colore, con i lavaggi, cambia nel tempo creando nuove possibilità di look. In tema di tinture naturali sono attualmente in corso vari test e progetti ricerca in tutto il mondo, ma l’esempio che vi presentiamo a seguire è uno dei più innovativi. Il suo tratto distintivo? Utilizza solo ed esclusivamente la frutta.

Tintura da bere
Nella città cinese di Foshan, nella provincia del Guangdong, Chi-Bin He, CEO della piccola azienda Lingyu Clothing Co., LTD, ha sviluppato con successo “Fruit Dye”. Sono stati necessari otto anni di ricerche ed esperimenti su vari tipi di frutta prima di ottenere i risultati desiderati e iniziare a proporre i prodotti al mercato. La nuova tecnologia ridefinisce i confini del tessile ecologico e apre la strada a un ampio ventaglio di applicazioni. Ora è possibile produrre tessuti tinti solo con puro succo di frutta, senza aggiunta di sostanze chimiche. “Il processo di tintura e finissaggio si esegue senza aggiungere coadiuvanti o pigmenti chimici, e il tessuto finale rispetta gli standard GB18401-2010 e GB31701-2015. La qualità del bagno di tintura risponde inoltre allo standard cinese GB 19297-2003: lo standard igienico richiesto per le bevande a base di succhi di frutta e verdura!” dicono gli inventori. Ecologici e piacevoli all’indosso, i tessuti tinti con coloranti a base di frutta sono particolarmente adatti per il baby/childrenswear, l’intimo, il leisurewear, ma anche per la biancheria da letto e, in sostanza, per tutti i tessuti destinati a entrare in contatto diretto con il corpo.


Il risparmio idrico
È risaputo che, nonostante gli enormi sforzi fatti negli stabilimenti produttivi, la tintura chimica richiede ancora molta acqua e, il più delle volte, produce una grande quantità di scarti. “Per colorare 1 kg di tessuto con la tintura chimica tradizionale servono da 50 a 150 litri d’acqua, cioè decine di milioni di tonnellate ogni anno… La tintura a base di frutta richiede solo 1,5 litri d’acqua circa, permettendo così un notevole risparmio a vantaggio delle risorse idriche del pianeta” osserva il produttore. “Il procedimento tintoriale tradizionale produce inoltre decine di milioni di tonnellate di acque reflue contaminate da diversi agenti chimici, tra cui molte sostanze nocive come solfuro di sodio, anilina, solfato di rame, formaldeide, cianuro eccetera. Se non adeguatamente smaltiti, provocano gravi danni all’ambiente e, dunque, alla salute. Le tinture alla frutta, che sono un’alternativa naturale, non generano invece liquami chimici di scarto.”

Fibre e colori
Ovviamente, solo le fibre naturali possono essere tinte con la frutta: puro cotone, seta naturale, canapa, bambù, mais e fibre cellulosiche come il Tencel e il Modal. Ad oggi sono stati sviluppati con successo più di dieci colori, ma “dobbiamo costantemente aumentare il numero di prodotti testati per ottenere il livello di risultati necessario ad arrivare al nuovo colore di classe A” spiega il rappresentante dell’azienda.
Al momento i colori si ricavano da mele, banane, pitaya, arance, carambole, mangostani, longan, limoni, pompelmi, frutti di bosco, noci di cocco e sapotiglie ma, giocando su varie combinazioni, si possono creare diverse sfumature più chiare o più scure.


Verso un futuro più pulito

Ad oggi non possiamo ancora risolvere definitivamente il problema dell’inquinamento da coloranti chimici ma, promuovendo con forza le tinture alla frutta, in primis nei settori dell’underwear e del tessile per la casa, possiamo sradicarlo almeno in parte, apportando così un grande contributo in chiave ecologica. Dunque, anche se il brevetto e il marchio registrato sono di proprietà esclusiva della Lingyu Clothing Co., LTD., nell’ottica di stimolare la responsabilità sociale nel 2016 è nata un’alleanza industriale che si fonda sulla cooperazione e sulla spinta innovativa di vari attori nel campo dell’industria, dell’università e della ricerca. Sempre più consumatori potranno usare prodotti sani ed ecologici solo se le aziende si impegneranno a favore di uno sviluppo “verde”, permettendo al progetto Fruit Dye – risultato di otto anni di R&D – di dimostrare veramente il suo valore sociale. “Sostenere la produzione verde e pulita, promuovere la riforma ecologica della fabbricazione tradizionale e costruire un sistema industriale rispettoso dell’ambiente, a ridotte emissioni di CO2 e fortemente orientato al riciclo” è la macro tendenza del momento. Piantando alberi da frutto in vaste zone agricole in ambiente naturale protetto e raccogliendo solo i frutti senza tagliare gli alberi, si riduce drasticamente l’impatto ambientale durante i processi di tintura tradizionali nel settore tessile e abbigliamento. Ciò va a beneficio degli agricoltori, che piantando alberi da cui ricavare le materie prime per le tinture alla frutta, creano così un circolo virtuoso ecologico dall’agricoltura all’industria, al consumatore.

Intima Media Group aderirà all’alleanza industriale entro la fine dell’anno.


La certificazione dei prodotti
Dopo quasi un anno di ricerche congiunte tra la Guang-Feng Detection and Measurement Technique Co., LTD. della provincia del Guangdong, l’università di Jiang-Nan, il politecnico di Xi’an e la Ling-Yu Clothing Co. della provincia di Foshan, sta prendendo forma una tabella d’identificazione dei prodotti tinti a base di frutta, che molto presto detterà lo standard industriale nazionale.
La supply chain legata a questo metodo di tintura – ricerca scientifica, produzione, vendite e servizi – e l’intera catena industriale – coltivazione delle piantine, piantagioni agricole, fibre, filatura, tessitura, produzione di abbigliamento, brand e servizi terzi – stanno costituendo la “Fruit Dye Industry Alliance. Lo sviluppo dell’innovazione verde assicurato dalle tinture alla frutta può aumentare la forza dei brand e dare nuovo valore aggiunto ai prodotti, ma è anche una forte responsabilità sociale per gli imprenditori della Fruit Dye Industry Alliance”.

Fruit Dye: come funziona?
Si raccolgono e si stockano i frutti maturi, poi si estrae il succo e si prepara la formulazione a seconda della tonalità desiderata. Il tessuto viene pre-trattato prima della tintura, poi si passa al finissaggio. Il risultato finale dipende dal mix di frutti utilizzati, dal tipo di tessuto e dalla condizione della luce naturale. Il metodo Fruit Dye adotta un processo innovativo, che consiste nel tingere il tessuto a temperatura normale, senza consumare vapore, senza additivi o pigmenti chimici e senza smaltimento di acque nere durante tutta la lavorazione.

Quali aziende del settore lingerie lo usano attualmente?
Non abbiamo ancora esteso il progetto al settore underwear. Al momento i nostri principali clienti sono produttori di childrenswear con elevati standard di qualità. Si tratta di nomi molto famosi: per citarne solo alcuni, Little Star Group – con i brand Yeehoo, Peekaboo e I Pinco Pallino – Silver Cross, Philips Avent, Stokke e Jinfa Labi Woman Infant Child Garment Co., LTD., con i marchi “Labi”, “I Love Baby”, “Baby Labi”. Data la capacità limitata di Fruit Dye, collaboreremo formalmente con alcuni produttori di intimo dalla primavera del 2018.

Quali sono le principali problematiche che avete incontrato utilizzando il nuovo processo nel settore dell’intimo?
Il problema più grosso è il controllo della temperatura durante la produzione. Le caratteristiche che definiscono un prodotto tinto con la frutta sono la naturalità assoluta, il rispetto della salute e il comfort. Dopo la colorazione, sul tessuto si forma uno strato di pectina attiva naturale che dona brillantezza e morbidezza straordinarie e favorisce l’assorbimento dell’umidità aumentando la sensazione di freschezza e comfort sulla pelle. Il pigmento ricavato dalla frutta si valorizza sotto la luce naturale, che ottimizza la resa dei colori sul prodotto tinto. Per non compromettere i vantaggi legati a questo procedimento di tintura, la temperatura del ferro da stiro non deve essere troppo alta, come nel caso della seta pura.

Ci sono stabilimenti che usano già le tinture alla frutta?
No, nessuno. Al momento il brevetto e il marchio registrato sono di proprietà esclusiva della Lingyu Clothing Co., LTD., l’unica azienda che produce tessuti colorati con la frutta.

A quanti lavaggi resistono le tinture?

La solidità del colore al lavaggio, misurata secondo lo standard qualitativo internazionale, è di livello 4 – il che significa che il colore può durare più di due anni.


I membri della Fruit Dye Industry Alliance
Lingyu Clothing Co. LTD, Foshan, Provincia di Guangdong, Repubblica Popolare Cinese
Guang-Fang Detection and Measurement Technique Co. LTD, Provincia di Guangdong
Yue-Di-Wei Clothing Co., LTD di Canton, Provincia di Guangdong
Hui-Mian Cotton and Clothing Co., LTD, Foshan
De-Fu-Lun Company of Textile Control Group, Shanghai
Run-Li Textile and Clothing Co. LTD, Foshan
Little Star Group
Shenzhen Underwear Association
Università di Jiang-Nan
Politecnico di Xi 'an

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