Linea Intima Edit
19 aprile 2017
Scelta e apprezzata dai designer dell’alta moda, della lingerie e del prêt-à-porter non si è certo adagiata sugli allori, anzi… Specialmente dopo l’arrivo di David Rygula nel ruolo di Direttore Operativo. In un’intervista esclusiva per il Gruppo Intima, il signor Rygula svela i nuovi, appassionanti e innovativi progetti di Bischoff.
Bischoff Textil ha una fama ormai consolidata: sontuosi ricami come quelli che, al matrimonio di Amal Clooney, ornavano magnificamente l'abito della sposa firmato Oscar de la Renta. Tra i clienti dell’azienda figurano i più grandi nomi della moda internazionale – Armani, Alexander McQueen, Chanel e Gucci –, cui si aggiungono i brand di riferimento del settore lingerie: da Chantelle a Wacoal, passando per Hanro, Aimer e Passionata. Nell’ottobre del 2015 Bischoff ha eletto un nuovo Comitato Direttivo composto di quattro persone: il CEO Andreas Hungerbuhler, membro della famiglia titolare della società; il CFO Thomas Neff; il Direttore Tecnico Wolfgang Keller e, infine, il Direttore Operativo David Rygula. Prima della nomina erano tutti dipendenti di lunga data dell’azienda, a eccezione del signor Rygula, che si è unito al team dopo una lunga carriera: retail, commercio all’ingrosso, logistica, tecnologie dell’informazione e gestione del prodotto… Una solida esperienza acquisita in imprese di livello internazionale come Tommy Hilfiger, Joop! e Victorinox. Giovane e dinamico, il nuovo Comitato Direttivo si è messo subito all’opera, introducendo a velocità fulminea cambiamenti rivoluzionari all’interno dell’azienda, dalla creazione alla produzione… e non solo.
"Bischoff è una società davvero appassionante, che vanta un heritage importante e prodotti straordinari. Purtroppo, ultimamente non eravamo più al passo con i tempi: come ci hanno fatto notare i clienti, avevamo uno stile un po’ datato e troppo costoso. Non eravamo più efficaci e concorrenziali come un tempo sul mercato. Rimettere in gioco Bischoff per renderla forte e competitiva è stato l’obiettivo principale del mio primo anno come Direttore Operativo» spiega David Rygula. "Uno dei cambiamenti più urgenti da apportare riguardava la scarsa interazione tra i designer nella messa a punto delle nuove collezioni, elemento problematico in un'ottica di coerenza fra i tre temi principali: romantico, grafico e sontuoso. Per ovviare al problema, il team di design si riunisce periodicamente per un viaggio di due-quattro giorni in una città: una vera full immersion nella storia e nella cultura del luogo, che permette poi di creare una collezione più omogenea e armoniosa. La prima trasferta, quella a Lisbona nel gennaio 2016, è stato una miniera di ispirazioni per i temi delle ceramiche, dei graffiti e dei fiori. Ad agosto, il soggiorno a Copenhagen ha suggerito invece i motivi dell’architettura, dei ponti e dei gioielli. Questi viaggi non sono solo stimolanti, ma anche molto utili per rafforzare lo spirito di squadra e costruire una collaborazione più salda, perché consentono al team creativo di discutere le scelte cromatiche e altre idee in un contesto più informale, magari durante una passeggiata tra le vie della città prescelta. Diamo alla creatività la possibilità di esprimersi in varie situazioni… Non solo attraverso le esperienze visive e la storia, ma soprattutto attraverso i momenti, che si tratti di un episodio scherzoso tra colleghi nell’orario di lavoro o durante una cena. Il team artistico trae inoltre ispirazione dalle immagini della natura, dalle visite ai musei, dagli eventi moda e dalle tradizioni dei ricami a mano tipici della Svizzera. La sede legale di Bischoff a San Gallo – uno dei distretti tessili e del ricamo più famosi al mondo – ospita una delle più grandi collezioni private di ricami in Europa, spesso concretamente utilizzata dal reparto artistico e dai clienti dell’azienda. Per conferire un’impronta umana e più organica a ogni ricamo, il team creativo disegna ancora oggi a mano e a carboncino lo schizzo di ciascun motivo prima di trasferirlo su computer. Sempre nell’ottica di allargare i confini della creatività, Bischoff non smette mai di cercare utilizzi inediti e applicazioni sempre più innovative del ricamo, che vadano oltre il prêt-à-porter e la lingerie. Come sottolinea David Rygula, «Il ricamo è un prodotto di grande bellezza, che offre un ampio ventaglio di possibilità ». Per esempio, la società ha collaborato con il prestigioso brand elvetico Hublot reinterpretando il suo orologio icona con un delicato ricamo dal motivo esclusivo, e ha anche realizzato una cornice ricamata per la vetrina di un mastro vetraio locale.
Oltre che rinomata per l’eleganza del suo design, la società è famosa anche per la qualità e l’innovazione.
Bischoff Textil non smette di investire in nuove tecnologie e di migliorare i processi produttivi. Utilizza le stesse macchine in tutti i siti di produzione per soddisfare facilmente e rapidamente la domanda e le esigenze dei clienti, trasferendo – se necessario – le operazioni da uno stabilimento all’altro. Bischoff ha tuttora, in Svizzera, un sito produttivo dedicato alla lingerie e al prêt-à-porter. Il signor Rygula sottolinea l’importanza di mantenere questo stabilimento locale un sito permanente, per garantire un servizio rapido, di alta qualità, e un’assistenza clienti impeccabile. Senza contare che il savoir-faire di questi operai svizzeri di lunga data è indispensabile per il successo dell’azienda. Bischoff s’impegna a offrire ai dipendenti un ambiente di lavoro positivo e stimolante e, a questo scopo, ha introdotto delle migliorie per garantire creare un’atmosfera confortevole e moderna. Oltre al processo di creazione, il comitato direttivo ha ripensato anche la supply chain proponendo un nuovo set-up e un’infrastruttura rinnovata. La società detiene siti di produzione anche in Tailandia, Turchia e Sri Lanka, e di recente ha concluso una partnership con Oriental Embroidery, che ha sede a Zengcheng, nella Cina Continentale. Oriental Embroidery è stata fondata nel 1990 da un team di professionisti taiwanesi con un’esperienza ultraventennale nelle tecniche di ricamo e nella gestione d’impresa. Da allora l’azienda non ha arrestato la sua evoluzione, fino a diventare il maggiore fabbricante di pizzo in Cina. Ogni anno rinnova gli impianti con le macchine più recenti e performanti, in arrivo dal Giappone e dalla Svizzera, garantendo così gli alti standard di qualità richiesti da Bischoff. Grazie a questa nuova e implementata supply chain, redditiva e più efficace, Bischoff è in grado di proporre ai clienti diverse opzioni in termini di qualità e prezzo. Così la società mira ad accrescere la propria competititvità sui mercati internazionali e, al contempo, a valorizzare la qualità e il design esclusivo dei suoi ricami per un più ampio ventaglio di clienti e partner commerciali.
Se per la lingerie Bischoff ha da anni una linea di fascia alta a prezzi più contenuti – Essentials –, a ottobre 2016 l’azienda ha inaugurato la nuovissima collezione Essentials per il prêt-à-porter, che può essere utilizzata anche per la lingerie. Per il futuro è previsto un ampliamento della linea. Essentials offre qualità elevata con taglio contemporaneo. Questa soluzione più accessibile permetterà di raggiungere una clientela che prima non prendeva in considerazione l’offerta lusso e couture di Bischoff, cioè partner commerciali di prim’ordine come Zara, H&M e Marks & Spencer. La collezione si può ordinare sia nel sito di produzione in Svizzera sia nei nuovi stabilimenti in Cina.
In linea con il vortice di cambiamenti che interessano oggi l’azienda, Bischoff ha inoltre deciso di rinnovare completamente la sua corporate identity mettendo a punto un nuovo sito web, nuovi strumenti di marketing, brochure, profili aziendali, cataloghi e book tendenze. Una nuova identità che rispecchia un’azienda giovane, vivace e assolutamente al passo con i tempi! Allo stesso tempo, Bischoff ne ha approfittato anche per rinnovare l’ingresso della sede legale in Svizzera. David Rygula spiega che la vecchia entrata «non dava affatto l’impressione che Bischoff fosse una società tessile. C’era un’evidente mancanza di emozioni, che però sono un elemento fondamentale nel nostro settore». L’ingresso è stato trasformato in una sorta di salotto… vestito Bischoff! Inoltre, a gennaio 2017 la società ha assunto un nuovo agente per la lingerie e il prêt-à-porter in Francia, Olivier Encontre dell’agenzia Transversal. Avendo già lavorato con celebrities come Tanja La Croix – originaria di San Gallo, modella svizzera e « DJane » –, il signor Encontre si è rivelato un’ottima new entry per il team.
Nel 2017 Bischoff festeggia il suo 90° compleanno.
La società ha saputo ingrandirsi e a svilupparsi nel corso di quasi un secolo grazie a valori e tradizioni ben radicati, uniti al coraggio di correre rischi e alla voglia di rinnovarsi. L’inesauribile capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato le ha dato una marcia in più in uno scenario moda dai ritmi sempre più frenetici. David Rygula svela l’unico segreto del successo di Bischoff : «Non siamo solo fashion, siamo un’impresa che crede fermamente nel suo heritage e nelle sue tradizioni e che vuole conservarle, ma con una mentalità nuova. Fondiamo 90 anni di tradizione e di savoir-faire con un’organizzazione fresca e moderna. Ciò impone, naturalmente, dipensare fuori dagli schemi, di fare cose che non avevamo mai osato fare prima, provare e (perché no) anche fare degli errori, senza aver mai paura di sbagliare».
Bischoff ha sede a San Gallo, nel Nordest della Svizzera, centro europeo della produzione tessile di alta gamma fin dal XV secolo. A metà dell’800, tuttavia, la specialità della regione vira verso il ricamo quando un residente locale, Isaac Groebli, incuriosito dal funzionamento della recente macchina da cucire Singer, inventa una tecnologia rivoluzionaria che utilizza una navetta contenente una bobina e un ago sempre infilato. Il sistema si chiama Schiffli – «barchetta», in dialetto svizzero tedesco –, nome ispirato proprio dalla forma della navetta. Di lì a poco il figlio maggiore di Groebli concepisce un sistema jacquard di schede perforate per automatizzare completamente il processo. All’inizio del XX secolo più della metà della produzione di ricami mondiale viene da San Gallo. I ricami svizzeri hanno avuto un impatto innegabile anche sul Nuovo mondo. Negli Stati Uniti la prima impresa commerciale di ricami è stata fondata dall’elvetico Jacob Schiess; l’industria si è poi ampliata grazie al lavoro instancabile degli immigrati svizzeri nelle regioni di New York e del New Jersey, che usavano macchine importate direttamente da San Gallo. Lo scoppio della Prima guerra mondiale ha avuto profonde ripercussioni sul commercio, compresi i ricami di San Gallo. La crisi più grave, però, risale agli anni ’20 e ’30, quando la produzione ha subito un drastico calo e il livello di occupazione nel settore è diminuito del 65%. È in questo contesto di austerità che si colloca il lancio di Bischoff Textil nel 1927, nel periodo più difficile per la produzione di ricami svizzeri. A differenza dei concorrenti di allora, Bischoff ha saputo prosperare grazie alla sua ingegnosità, alla capacità di sviluppare settori di nicchia e all’ampliamento oculato della gamma prodotti… Caratteristiche che ancora oggi forgiano il successo dell’azienda.
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