Linea Intima Edit
14 febbraio 2022
Il principale gruppo francese di corsetteria, con un fatturato di 350 milioni di euro, non smette di fare notizia con prese di posizione che a volte hanno provocato anche qualche incomprensione da parte di alcuni clienti distributori. Renaud Cambuzat, che con Guillaume Kretz è all’origine di questa rivoluzione culturale iniziata nel 2017, ci ha concesso questa intervista per darci qualche anticipazione sul futuro.
1/ Renaud, ci apprestavamo a fare il punto con Lei sull’attuazione dei numerosi impegni assunti nel quadro del programma Chantelle for Change e... voi annunciate una riorganizzazione strutturale dell’offerta del gruppo… Ci spieghi meglio...
Dal 2017 lavoriamo con passione a tutto ciò che può migliorare la vita delle donne, di tutte le donne. Abbiamo dato prova di coraggio andando ad agire sulle rappresentazioni della femminilità nella lingerie. Siamo stati dei precursori. Da allora, il nostro approccio si è evoluto: cerchiamo di metterci in gioco anche in chiave di inclusività sviluppando prodotti che accompagnino le donne nei momenti delicati della vita: età fertile, gravidanza, ciclo mensile, disabilità, vita sessuale, menopausa... Alcuni di questi argomenti sono ancora tabù. Noi cerchiamo di infrangerli, di individuare soluzioni, di proporre modelli che facciano la differenza. Forte di queste evoluzioni e di questi parti-pris, il marchio Chantelle sta crescendo più rapidamente del previsto, e desideriamo sfruttare maggiormente la sua influenza. Chantelle avrà dunque il compito di incarnare il gruppo nel suo complesso e di unire i nostri diversi brand intorno a valori comuni, pur restando un marchio di primo piano. Desideriamo così creare un ecosistema completo, limpido e potente, capace di soddisfare tutte le esigenze delle nostre clienti, con una vasta gamma di categorie prodotti e di posizionamenti, distinguendoci agli occhi delle consumatrici per una notorietà e una forza d’urto moltiplicate per dieci.
2/ Si intuisce dunque che eliminerete CL a favore di Chantelle?
In realtà, è già così dal 2021, quando abbiamo progressivamente sostituito CL con Chantelle nei diversi circuiti di distribuzione ed elementi di comunicazione. I nostri negozi si chiamano Chantelle, il nostro sito di e-commerce si chiama Chantelle, le nostre etichette e gli elementi di comunicazione sono firmati Chantelle. Anche i brand Passionata e Femilet sono accompagnati dalla scritta by Chantelle per informare le consumatrici che fanno parte dello stesso gruppo e che, per questa ragione, si basano sullo stesso know-how.
I risultati registrati dopo questo cambiamento sono molto incoraggianti e dimostrano una maggiore chiarezza, una coerenza più forte e un’identificazione più immediata.
3/ Quanti punti vendita precedentemente appartenenti a Orcanta avete mantenuto? Cambieranno insegna?
Nel 2018 avevamo avviato un ambizioso piano di trasformazione con lo sviluppo di un nuovo concept store Chantelle, sul quale 24 negozi Orcanta hanno avuto la possibilità di migrare. Come ha spiegato Guillaume (Kretz), la cessione dei 29 negozi Orcanta restanti ci permette di concentrare gli investimenti per sostenere la nascita di questa rete Chantelle, le cui performance dal lancio nel 2018 sono in costante crescita. D’altra parte, siamo molto contenti che tutti i posti di lavoro associati a Orcanta vengano mantenuti e che Chantelle continui a essere un partner essenziale dell’insegna.
4/ Dopo questa riorganizzazione dell’offerta, quali sono i marchi che rimarranno sotto l’ombrello di Chantelle?
I nostri marchi wholesale sono passati tutti sotto l’ombrello di Chantelle, a eccezione di Chantal Thomass, da cui ci separeremo alla fine della P/E 2022. Per l’A/I 2022 commercializzeremo dunque quattro brand: Chantelle, Passionata (by Chantelle), Femilet (by Chantelle) e Chantelle X, la nostra nuova proposta di fascia alta.
Sul piano del prodotto il nostro approccio ruota attorno ad alcuni grandi pilastri strategici: rafforzare il core della nostra offerta nella corsetteria con l’evoluzione delle nostre collezioni; incoraggiare l’innovazione dirompente con il lancio di nuove linee di prodotti (Chantelle SoftStretch, Chantelle One, Chantelle Life, Chantelle Active); proporre una nuova visione della seduzione con il lancio di un nuovo marchio (Chantelle X); arricchire l’esperienza lingerie con il lancio del ready-to-wear Chantelle a completamento dell’offerta esistente di Passionata e Femilet; favorire iniziative responsabili con il programma Chantelle For Change e con il lancio di Chantelle One.
5/ Perché avete ceduto il marchio Chantal Thomass?
Con la sua storia, la sua creatività e il suo spirito irriverente, Chantal Thomass è un brand unico nel suo genere, che ha lasciato un segno indelebile sulla lingerie francese. Negli ultimi anni abbiamo cercato di farlo evolvere per permettergli di crescere e di sedurre nuove clienti. La notorietà di Chantelle all’estero ci ha spinti a sviluppare, in questo segmento della seduzione di fascia alta, un nuovo marchio basato su una visione creativa inedita.
6/ Ci parli più nel dettaglio del vostro nuovo brand Chantelle X, che nascerà per l’A/I 2022…
La seduzione evolve e si trasforma. Si afferma ormai come uno degli ambiti di espressione dell'essere donna e continua, sotto varie forme, a suscitare fascino e interesse. Attraverso i nostri diversi brand desideriamo tornare a dire la nostra su questa dimensione essenziale della lingerie, che senza dubbio avevamo un po’ tralasciato nelle ultime stagioni. È un’evoluzione evidente nelle collezioni Chantelle e Passionata A/I 2022, dove abbiamo alzato il livello in chiave di raffinatezza. Ma volevamo anche offrire nuove proposte controcorrente rispetto ai codici tradizionali e sviluppare, in uno spazio creativo dedicato, un’interpretazione inedita e contemporanea della seduzione. Chantelle X è proprio questo: una proposta designer di fascia alta, inedita e contemporanea, nel territorio, più attuale che mai, della seduzione. Partiremo per l’A/I 2022 con un assortimento limitato ed efficace – quattro linee di corsetteria e alcuni capi di prêt-à-porter – e svilupperemo la nostra offerta (sei linee per la P/E 2023) costruendo via via la nostra community attorno a questo nuovo brand.
7/ Perché scegliere un nome così ambiguo?
La X di Chantelle X sta per qualcosa di “extravagant, extraordinaire, exceptionnel, explicite, extrême, exclusif, d’expérience”. È anche la X delle collaborazioni che desideriamo sviluppare, quella della moltiplicazione dei talenti e degli universi. In certi casi, specialmente in Francia, X sta per proibito. Su quest’ultimo punto non c’è la minima ambiguità: Chantelle X non fa assolutamente riferimento a questo universo.
8/ Qual è il posizionamento prezzo?
Siamo su proposte che oscillano tra 75 e 130 € per il reggiseno: da 75 a 90 € per il segmento più grafico e quotidiano (Essential), da 90 a 110 € per il segmento più “di rottura” e d’immagine (Signature), da 120 a 130 € per quello più esclusivo (Couture).
9/ Quali sono i canali di distribuzione prioritari che avete identificato?
Chantelle X verrà distribuita su tutte le nostre reti, in Francia e all’estero, accordando a ciascun canale lo stesso livello di priorità e di attenzione. Pensiamo che, nel suo segmento, Chantelle X possa riunire una vasta community di clienti, di ogni orizzonte e provenienza.
10/ Possiamo azzardarci a dire che Chantelle X è il futuro di Chantelle?
Il futuro di Chantelle è anzitutto la dimensione umana: i suoi team, i suoi partner e i suoi clienti. Chantelle X è una delle proposte che abbiamo messo a disposizione e che ci sembra destinata a un promettente futuro!
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