Iluna Group, dalla sostenibilità al cradle-to-cradle

Per Iluna Group la sostenibilità è una mission, che fa dell’uso di materie prime e processi produttivi certificati eco-friendly il fulcro di una filosofia votata a responsabilità ambientale e salvaguardia del pianeta. Per la P/E 2019, il programma dedicato Green Label prosegue nella direzione del “100% riciclato” – con un’offerta completa in nylon rigenerato ed elastomero certificato GRS, che spazia dai mesh agli allover alle balze ai parei (foto in alto a destra) – e si apre a nuovi, esclusivi sviluppi in chiave “cradle-to cradle”. Al centro di questa nuova R&D troviamo Naia: la fibra cellulosica di Eastman, la cui materia prima è ottenuta da legno proveniente da foreste certificate ecosostenibili, e i cui residui di lavorazione sono completamente riutilizzati e reimmessi in commercio in una logica di “economia circolare”. Vera première, Iluna ha messo a punto un processo di trasformazione del filato – finora impiegato solo in ambito tessuti – per lo specifico utilizzo sulle macchine del pizzo. Grazie al fondamentale apporto tecnico dei suoi team R&D, l’azienda italiana è stata così in grado di creare sui suoi telai la prima collezione di pizzi eco fashion realizzata con Naia e con il filo premium stretch Roica Eco Smart (foto a sinistra). Risultato: una mano fluida, cascante e morbidissima per un moderno mix di lusso, comfort e sostenibilità. Ma c’è di più: nel quadro di una visione aziendale oggi sviluppata a 360 gradi, per la P/E 19 evoluzioni “eco” abbracciano anche il segmento top di gamma di Iluna con i nuovi allover textronic ultralight della linea Black Label (foto in basso a destra). Con un fondo dal titolo ipersottile, questi pizzi presentano una parte in rilievo realizzata con microfibra ecosostenibile certificata GRS, in combinazione con Roica Eco Smart: attenzione all’ambiente, con un alto valore aggiunto in termini di stile, impatto e delicatezza.