Individualità, sostenibilità, inclusione: The Underargument

Nel quadro di un approccio responsabile, Maïna Cissé (foto a fianco), la creatrice franco-ivoiriana all’origine del marchio, s'impegna attivamente nella salvaguardia dell'ambiente, nella tutela del lavoro artigianale, nella scelta dei siti produttivi e nella protezione delle comunità di lavoratori con cui il marchio collabora. Per questo, esaltare le materie e l'expertise dei pizzi e dei ricami europei supportando lo sviluppo della comunità con cui The Underargument lavora in Africa (in Madagascar) è per lei un priorità. Inoltre, il marchio mira a ridurre il suo impatto realizzando prodotti sostenibili e utilizzando solo packaging biodegradabili o riutilizzabili.
In un'ottica di promozione della diversità, The Underargument rende omaggio a varie tipologie femminili e si fa interprete di storie autentiche che incoraggiano e valorizzano sia le donne che le condividono sul sito sia quelle che le leggono. Il marchio ha dunque lanciato il suo cosiddetto «anti-casting», cui le candidate possono partecipare inviando una storia personale che rafforza il messaggio della collezione in shooting. In questa fase, non è richiesta alcuna foto, né le proprie misure, solo delle frasi. Solo il giorno del servizio fotografico il marchio incontra le partecipanti per una grande giornata di condivisione e "girlpower". In questo modo, senza ricorrere a un casting fisico, il marchio può rappresentare una variegata molteplicità di storie e di donne, di ogni età, provenienza e morfologia. Offrendo, inoltre, un'esperienza ricca e coinvolgente alle partecipanti e alle donne che scopriranno le loro storie.