Linea Intima Edit
04 aprile 2025
A seguito della recente acquisizione, quali sono le vostre priorità per dare stabilità e rilanciare Maison Lejaby?
Abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla produzione dei continuativi e sullo sviluppo di nuovi prodotti. L’obiettivo è stato assicurarci al più presto uno stock equilibrato di prodotti permanenti e offrire nuove linee stagionali in consegna immediata, ma soprattutto per il secondo semestre del 2025. È una sfida enorme che i team di Lejaby stanno affrontando con entusiasmo. Siamo stati in grado di presentare molti nuovi campioni al salone di gennaio, il che è per noi una grande soddisfazione.
Chi è l’attuale proprietario del marchio?
Il nostro unico azionista è un investitore indonesiano, Salim Podiono, che è anche presidente di un importante gruppo industriale specializzato nella produzione di lingerie, Mirae. I rapporti sono molto fluidi perché il signor Podiono conosce perfettamente il settore e le sue esigenze. La comunicazione è ottima e le decisioni vengono prese rapidamente. Questo è un vantaggio nell’ottica di favorire un progresso concreto, e di attuarlo in serenità.
La produzione è attualmente allocata presso Isatex in Tunisia. Avete intenzione di riportarla in Francia o di esplorare altre opzioni?
Il nostro partner tunisino rimane di fatto il principale produttore del marchio. Abbiamo altri partner industriali e stiamo valutando la possibilità di collaborare con Mirae, il gruppo indonesiano del sig. Podiono. Tuttavia, questi sviluppi avverranno solo se verrà rispettato lo standard di qualità Lejaby. Il nostro impegno primario è mantenere la vestibilità e l'eccellente rapporto qualità-prezzo dei prodotti. Il "made in France" non è un'opzione al momento, ma potremmo considerarlo per piccole serie limitate nel tempo.
Come pensate di approcciare le sfide che l'azienda ha già dovuto affrontare in passato, come la dipendenza da alcuni mercati, come la Russia?
La cosa più importante è avere davanti la giusta prospettiva temporale: non dobbiamo lavorare in modo precipitoso, né tantomeno dipendere da uno o più clienti o mercati. Salim Podiono ha una visione a lungo termine per Maison Lejaby e sa che non si possono bruciare le tappe. Il 2025 sarà dunque un anno di transizione in cui rafforzeremo l’azienda in tutti i settori: sviluppo prodotti, industriale, distribuzione, marketing e comunicazione. Bisogna prima di tutto creare fiducia così da rinsaldare l’impegno dei nostri partner e clienti. Miriamo quindi a essere, prima di tutto, affidabili.
Quali progetti sul fronte distributivo?
Dobbiamo prima di tutto riconquistare il territorio nazionale e in particolare i dettaglianti. Di qui, la creazione di un team commerciale composto da tre dipendenti, e di un nuovo sistema di ordini gestito via intranet. A livello internazionale puntiamo sull'export di prossimità, sia con agenti (Regno Unito, Italia, Svizzera, Spagna), sia con distributori (Benelux, Germania). Infine, la nostra presenza rimane solida nei grandi magazzini e di recente il nostro sito e-commerce è stato profondamente rivisto, e si presenta oggi più coerente e complementare nell’insieme.
Rivedrete la struttura delle collezioni e i relativi posizionamenti di prezzo?
La collezione evolverà in quanto, come sempre - e in linea con quello che è il ruolo di un marchio di alta gamma come Maison Lejaby – apporteremo innovazione tecnica e novità stilistica. Tuttavia, l’obiettivo è mantenere lo stesso equilibrio tra linee continuative e stagionali. Il price point rimarrà sostanzialmente lo stesso. La volontà è mettere in risalto il nostro know-how e la qualità dei nostri prodotti, sicché eviteremo per quanto possibile di sostenere le vendite attraverso le promozioni. Una linea stagionale deve vivere a prezzo pieno per almeno sei mesi prima di essere scontata, e i continuativi non verranno mai ribassati. Dobbiamo sostenere i nostri partner che mettono in campo la loro expertise professionale ed eccellenza nel servizio. Non devono subire da parte nostra un’aggressività commerciale incontrollata.
Come pensate di far evolvere l'identità del marchio Maison Lejaby al fine attrarre le moderne consumatrici, rispettando al contempo il suo heritage nella lingerie di alta gamma?
Questa è la vera sfida: far evolvere il marchio, preservandone il patrimonio identitario. Ancora una volta, il 2025 sarà un anno di transizione. Nel ridirezionare l'azienda sui giusti binari, ci prenderemo il tempo necessario per studiare una nuova identità di marca che si tradurrà in una piattaforma e in un'immagine più convincente. Tuttavia, non si tratterà di una rivoluzione o di un cambiamento radicale. Il nostro heritage è una forza, un atout che dobbiamo capitalizzare con intelligenza.
Quale spazio intendete presidiare nell'attuale mercato della lingerie?
Ci prenderemo il nostro spazio, ma ogni cosa a tempo debito. Il nostro è un ritorno che parte da lontano e sarebbe ridicolo dichiarare obiettivi eccessivamente ambiziosi. Dobbiamo prima di tutto creare un clima di fiducia con i nostri partner e riguadagnare quote di mercato. La cosa più importante è rimarcare la nostra affidabilità, sia nel prodotto che nella qualità del servizio. Personalmente, vorrei che Maison Lejaby fosse nuovamente riconosciuto come un attore serio e competente, con una solidità finanziaria che gli consenta di crescere in tutta serenità.
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