Linea Intima Edit
07 agosto 2018
Dal 2017 alla guida di Parah, l’AD Massimo Leonardo svela i prossimi step della strategia manageriale che proietta oggi l’azienda su nuovi scenari globali.
Da aprile 2018, con le prime aperture di Verona e Forte dei Marmi, è stato presentato il nuovo concept Parah. Quali sono i tratti di unicità del format?
I nuovi negozi Parah sono l’espressione di un concetto di boutique emozionale, dove vivere con un’esperienza d’acquisto a 360 gradi, in linea con gli standard della distribuzione internazionale di fascia alta. Nella nostra strategia retail, l’accento è sulla parola “boutique”: partendo da una precisa identità d’immagine, il concept si proporrà infatti con un look specifico per ogni punto vendita, compenetrato con la location e l’environment commerciale, e dalle prossime stagioni declinerà l’offerta completa dei marchi aziendali: Parah, Parah Impronte, Parah Uomo, Sabbia e Off Limits.
Come svilupperete il concept in Italia e all’estero?
Sul fronte nuove aperture, in Italia procederemo con negozi di proprietà, in location strategiche, ove possibile in partnership con clienti storici; i monomarca esistenti saranno nel tempo riplasmati sul concept boutique. Il nuovo format è però, anche e soprattutto, il biglietto da visita con cui oggi ci presentiamo a livello internazionale. L’obiettivo è approcciare anche mercati “lontani”, dove la domanda di prodotti italiani è alta, con progetti industrializzati di partnership. Lungi da noi il voler “fare la catena”, non è questa la nostra visione; nei paesi target la strategia è affiancarci a partner selezionati, che conoscano il mercato dall’interno, e diventare parte di quel tessuto commerciale specifico. In quest’ottica, opereremo con grossi gruppi di investimento che gestiscono la distribuzione locale, declinando il concept boutique con un moderno modello di franchising, co-gestito tra azienda e investitore nei singoli paesi. Il layout dei negozi pilota è già stato definito ed è in fase di presentazione internazionale. In parallelo, stiamo valutando come adattare il format anche per i department store.
I vostri obiettivi di espansione retail?
Puntiamo a una ventina di aperture entro il 2019, in destinazioni di prestigio nel mondo. L’Asia resta “il” riferimento, oggi, per la gamma alta/lusso, e per Asia intendo non solo la Cina, ma anche e soprattutto il Giappone, che è oggi il primo mercato per i cinesi, e il secondo mercato di sbocco per USA e Caraibi. In atto anche trattative interessanti con il Medio Oriente.
E in Europa? Quali sviluppi tra retail e wholesale?
Il retail diretto non rappresenterà più del 40% del nostro sviluppo globale. In Europa, dove il nostro core business resta il dettaglio, soprattutto nei mercati chiave Italia e Francia, il focus è oggi su UK, Germania e Spagna con strategie di espansione mirate tra multimarca, department store e grandi superfici T/A. Con i dettaglianti lavoreremo in sinergia, offrendo loro nuove leve competitive: in primis, collezioni più ampie e moderne, con una marginalità studiata per il cliente e un rapporto stile/qualità/prezzo interessante, in grado di fidelizzare la consumatrice al negozio.
In quest’ottica come avete lavorato sulle nuove collezioni?
Con la nuova direzione creativa, le collezioni sono state completamente riprogettate in chiave di corporate identity. In linea con le specificità dei singoli marchi, ogni proposta viaggia oggi su codici di stile fortemente riconoscibili per riflettere un’immagine aziendale d’impatto. Anche la nuova comunicazione è in linea con questo riposizionamento: per la P/E 2019 presentiamo una campagna innovativa, i cui scatti, interpretati da figure femminili vicine all’immaginario del marchio, mirano a restituire non una mera fotografia del prodotto, ma un vero e proprio ritratto della donna Parah.
Il mare Parah è stato oggetto di un restyling a tutto tondo: qualche anteprima?
Per il 2019 abbiamo lavorato sull’identità delle fantasie, introducendo spiccati elementi di design ma mantenendo il dna sensuale e mediterraneo della donna Parah. Sui costumi la proposta è stata alleggerita nelle costruzioni ed è stata ampliata la parte di Pàp mare. Il tutto senza tralasciare il know-how nel fitting e nelle coppe differenziate, sviluppate oltre che su Impronte anche su due serie moda di Parah.
La prossima stagione vedrà anche il rilancio del beachwear di Off Limits e Sabbia...
Off Limits è per noi un marchio ad alto potenziale, che sosterremo con importanti operazioni di marketing. Il logo è stato graficamente rivisto e la collezione è stata ripensata in chiave “post millennials”, per un target 16-25 anni, con un immaginario stilistico vicino a questa generazione, che parla di musica e libertà, e un posizionamento prezzo molto appealing (50-60 euro al pubblico). Quanto a Sabbia, reintrodotta a partire dall’A/I 18/19 con il lancio di corsetteria e nightwear, la nuova collezione mare andrà a coprire quella nicchia di stile chic ed epurato che rappresenta oggi l’ideale alter ego di Parah nel beachwear.
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