Radici Group, Eurojersey e Herno insieme per l'ambiente

RadiciGroup, Eurojersey e Herno, tre aziende che rappresentano delle eccellenze in campo tessile, nella filiera dalle fibre sintetiche al capo finito, hanno dato vita a un progetto che ha mappato l’impatto ambientale di una giacca da uomo Herno in tutte le fasi del suo processo produttivo, da “monte” con le materie prime, al confezionamento. La partnership nasce ben prima delle disposizioni in materia ambientale per promuovere misure “green economy” e contenere l’uso eccessivo di risorse naturali. Tra i risultati più esplicativi: water resource depletion (impoverimento risorse idriche) contributo giacca inferiore al 0,4% rispetto all’indicatore riferito ai consumi di un cittadino europeo in un anno; rispetto a un capo realizzato in Cina, circa le emissioni di CO2, risalta il +92% di CO2 di impatto cinese rispetto a quello italiano; il COMIL (costo per l'ambiente) della giacca fatta in Cina è pari a 5,22 euro vs 1,97 euro se fatta in Italia (la giacca in Cina può costare di meno come produzione, ma costa molto di più per l'ambiente: 165% in più rispetto alla giacca fatta in Italia). Il prodotto che RadiciGroup ha utilizzato in questo progetto è il Radilon, un filo di poliammide PA6, specificatamente destinato alla produzione di abbigliamento fashion, tecnico, sportivo e lingerie e disponibile anche nella versione 6.10, realizzato cioè per il 64% da fonte rinnovabile. RadiciGroup è quindi pronta a mettersi in gioco anche nel mercato lingerie e costumi da bagno, con la propria esperienza nel misurare l’impatto ambientale della filiera produttiva fornendo informazioni basate su dati scientifici, verificate e comparabili. Un progetto di squadra quello di RadiciGroup, Eurojersey e Herno che può essere preso d’esempio anche nel settore lingerie e moda mare. La parola chiave che guida questo approccio è “sharing”, con il chiaro obiettivo di valorizzare la filiera corta italiana ed europea, in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale e sociale.