Linea
11 February 2019
Può una bobina essere trasformata in un espositore impreziosito, ad esempio, con tirelle di tessuto, o diventare un comodo appendiabiti? Può una bobina acquisire nuove funzionalità e far mostra di sé nello stesso tempo come oggetto di design funzionale e alternativo? Oggi la risposta è sì! Trasformata in espositore o appendiabiti, la bobina alta di Parasacchi Home è l’esempio della leggerezza che veste lo spazio, l’ariosità funzionale all’uso che, trasformata in una creazione glam, si fa apprezzare come oggetto familiare ed elegante.
Arredi e complementi di arredo che reinterpretano elementi industriali con tecniche e materiali di ultima generazione, con la capacità di inventare forme nuove e di reinventarsi per adattarsi ai più diversi ambienti: questi i punti di forza di Parasacchi Home, brand italiano che nasce da una lunga storia aziendale nel campo dello stampaggio e della produzione di bobine industriali, proponendone una nuova declinazione in chiave design. Il progetto Parasacchi Home è guidato da Luisa Parasacchi (nella foto in alto) e affidato alla direzione artistica dell’architetto Giorgio Caporaso (che ne èanche direttore del design), celebre per il suo personale percorso di ricerca progettuale che ha come fulcro anche lo sviluppo futuro orientato alla cultura della sostenibilità ambientale e al rispetto dei dettami dell’economia circolare, di cui Caporaso è un riconosciuto sperimentatore.
Pensate per spazi interni ed esterni, in versione living le grandi bobine che hanno contraddistinto la storica azienda Parasacchi dialogano con stili, location e colori pressoché infiniti essendo realizzate grazie a un’accurata scelta di materiali cromatici, finiture e rivestimenti coordinabili, totalmente personalizzabili.
Un riuscito esempio di questa progettualità è stato presentato lo scorso settembre a Milano in partnership con Blue Lounge, dove le creazioni Parasacchi Home hanno arredato con brio gli esterni del Linea Intima Point / Officina 14 in via Tortona durante la Fashion Week.
Realizzata in una duplice versione, nella veste standard la bobina in plastica fa sfoggio del suo look levigato e sinuoso, mentre quella ecosostenibile è stata concepita in plastica riciclata post consumo, particolare nel suo colore e nella sua texture, o in materiale composito che puòutilizzare fino al 50% di fibre vegetali in sostituzione della plastica. In quest’ultimo caso le fibre vegetali del legno derivano dal recupero degli scarti di lavorazioni e la plastica viene diminuita, sostituendola in percentuale al suo posto con queste fibre vegetali.
Ultima nata di questo laboratorio di idee e sperimentazione, la bobina che diventa “casa degli abiti” offre un’idea originale per personalizzare i layout espositivi in showroom, atelier, expo e (perché no?) anche negozi…
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