Linea
25 September 2023
L'industria della moda è ben consapevole di quanto il colore possa essere ispirante, in ogni aspetto che ci circonda. Ed è proprio questo senso di gioia e stupore che ritroviamo nelle opere dell'artista Peperina Magenta: immergetevi con noi (e con lei…) in un'esperienza caleidoscopica, in cui la simmetria rivela la dualità tra chi siamo e chi vorremmo essere…
Life is a collage
Decorare scatole, raccoglitori e copertine di quaderni con ritagli di riviste è stata la sua passione fin da bambina, e ha scoperto così la sua vocazione artistica. Dopo gli studi in graphic design, Peperina ha scelto il collage digitale come mezzo per esprimere le sue emozioni e il suo sentire quotidiano, trasformandoli in colore e composizioni. In un mondo in rapida evoluzione come l’attuale è il suo subconscio, l'essenza del suo vivere come donna a guidare il suo percorso artistico. Per dirla con parole sue: "Io stessa sono un collage, somma di tutte le esperienze vissute e delle persone incontrate nella mia vita".
La donna come opera d’arte
Il lavoro di Peperina s’inscrive nel solco degli artisti che prima di lei hanno messo in luce l'immaginario e la sensibilità femminile, così come i diversi ruoli giocati dalle donne nel corso dei decenni. Restiamo così immediatamente affascinati da immagini che, come già quelle di Alphonse Mucha, mettono la donna al centro della scena. Ma l’arte di Peperina è influenzata anche dall’espressione del desiderio e della sessualità dei dipinti di Gerda Wegner; il tutto un tocco pop art alla Andy Warhol e con la forza emozionale dei contrasti di Frida Kahlo. Peperina ha realizzato i suoi primi collage utilizzando immagini di donne ritagliate dalle vecchie riviste della nonna.
A quei tempi le donne in Argentina non avevano voce, e posizionare le immagini stereotipate di casalinghe e madri su sfondi potenti e visivamente esplosivi era per lei un mezzo per liberarle, dando loro finalmente voce e forza. Successivamente, Peperina ha scelto di utilizzare immagini iconiche di donne dell’epoca, stelle del cinema che brillavano per ciò che rappresentavano: "Attraverso l'uso di immagini vintage, voglio dare voce e potere alle donne che in passato sono state ridotte al silenzio. Nella mia arte, le donne non sono solo oggetti di bellezza, ma simboli di resilienza, autodeterminazione e individualità".
Il potere curativo del colore
L'uso sorprendente del colore è senza dubbio lo strumento più potente e immediato delle opere di Peperina. La vivacità e l'energia che esse emanano seducono l'osservatore, trasportandolo in un lampo in una dimensione in cui ordinario e fantastico coesistono in armonia. Collage luminosi infondono una vera "joie de vivre", espressione anche qui del subconscio ma, spesso, anche risultato di un processo di guarigione. “Laddove ci mancano le parole, possiamo creare immagini visive forti che aiutano il dolore a lasciare il nostro corpo. Concedendoci la libertà di esprimere i nostri sentimenti, possiamo iniziare a guarire".
La creatività e il colore sono per Peperina strumenti potenti, che offrono alle donne un sostegno prezioso nei momenti di difficoltà, soprattutto a seguito di esperienze traumatiche come l'aborto o la depressione post-partum: temi molto cari all’artista, che ha animato laboratori creativi per aiutare le donne a superare questi impasse.
Orizzonti creativi
Per arricchire le sue opere, Peperina ha attinto a piene mani dal folklore e dalla storia dell’arte dei luoghi che ha visitato e in cui ha vissuto: in Argentina a conquistarla è stato il coloratissimo fileteado porteño, in Messico è rimasta affascinata dai nichos e dai ricami di Tenango, mentre in Italia si è innamorata delle grottesche romane e delle ceramiche dai colori accesi di Caltagirone che animano molte delle sue opere. Trasferitasi in Danimarca sette anni fa, Peperina continua a ispirarsi alla tradizione dell’arte popolare scandinava e ai suoi tessuti colorati per creare i suoi collage e, proseguendo nel suo percorso di esplorazione del femminile nelle sue molteplici sfaccettature, si dedica a un progetto sociale di empowering con Mi Cuerpo/Min Krop, una ONG che promuove l'educazione alla salute sessuale senza tabù per gli adolescenti colombiani e messicani. In cantiere, poi, ha un altro obiettivo entusiasmante: trasformare in abiti le sue opere d’arte. L’artista sta infatti studiando varie possibilità per riprodurre i suoi design su materiali diversi, nell’ottica di integrarli in veri e propri capi di abbigliamento... Non vediamo l’ora di vedere il risultato!
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