Linea
25 May 2020
Siamo entrati in lockdown subito e messo in sicurezza l’azienda ed il personale ma tutte le équipe sono rimaste operative in remoto. Anche adesso che abbiamo ufficialmente riaperto gli uffici abbiamo mantenuto parte dello staff in smart-working, nell’ottica di soddisfare tutte le esigenze di sicurezza dello staff.
Crisi come queste sono uniche, tutto il sistema è sotto tensione e capisco perfettamente le domande che si pongono gli operatori, i dubbi che la situazione genera, e le perplessità rispetto le opportunità dei prossimi mesi. Ma bisogna essere proattivi in momenti come questi. Se da un lato sono critici, dall’altro offrono notevoli opportunità.
Al momento della chiusura avevamo consegnato il 40% della PE20, il restante è attualmente in consegna, e stiamo definendo con ciascun cliente le opzioni e soluzioni ideali. Nonostante le nostre collezioni siano vaste non abbiamo voluto disporne lo spostamento di una parte sulla PE21, per riguardo nei confronti di diversi grandi clienti internazionali che non avrebbero potuto gestire la merce con questa opportunità. E’ uno sforzo evidente per l’azienda, ma riteniamo sia importante sostenere la clientela anche su questo fronte.
Sempre per la PE20 ci siamo attivati con un importante centro di gestione della criticità, con personale dedicato, ed abbiamo anche attivato delle linee di comunicazione specifiche per rispondere meglio e più velocemente su questo tema.
In particolare abbiamo da poco installato e implementato un nuovo software CRM con l'idea di migliorare i processi di interazione con la clientela e garantire un servizio rapido ed efficiente. Comunicare in maniera chiara e puntuale ai nostri oltre 1000 clienti sul territorio italiano e ai nostri molteplici contatti all’estero è diventato indispensabile e necessario.
Questo sistema resterà operativo in futuro e sarà integrato da un customer-service sempre più pronto e attento alle richieste dei clienti e alla dinamicità del mercato.
Per la prossima collezione PE21 usciremo con il nostro timing tradizionale in luglio. Sposteremo solo di un paio di settimane per ottimizzare le collezioni anche sui tempi dei fornitori che, in alcuni casi, accusano piccoli ritardi.
Avendo diversi marchi ridurremo in parte alcune linee per ciascuno. Da un lato per l’esigenza di proporre ai clienti collezioni più compatte, dall’altro anche perché per alcune linee ci sono ancora fornitori, come ad esempio alcune stamperie, non operativi, quindi sarà fisiologico.
Voglio comunque essere positivo e vedere con un approccio proattivo il futuro dopo covid.
Questa crisi oggi ridefinisce il ruolo del futuro commerciante. Se da un lato si dovranno integrare temi relativi la comunicazione interattiva verso i clienti, anche con telefonia e servizi web o social, dall’altro ci potrà essere un ritorno,
I problemi sono diversi tra città e mare, o centri commerciali, ma io penso che la consumatrice prediligerà comunque i punti vendita indipendenti, più di prima, questo per evitare l’affollamento, la gente e le code che sono tipiche dei centri commerciali o dei grandi negozi, delle catene, e per estensione anche i reparti tessili dei super o iper.
Questa semplice cosa potrebbe (ri)portare nuovi consumatori dentro i negozi multimarca indipendenti, i negozi di vicinato, i negozi dei professionisti del settore, in città ed al mare.
ANTONIO SEVERINO, ICONIQUE-AFS INTERNATIONAL
Copyright 2024. All rights reserved - Legal Info