Linea Intima Edit
17 aprile 2019
Con Sustainable Thinking il Museo Salvatore Ferragamo presenta un vero e proprio percorso narrativo sulle pionieristiche intuizioni del suo Fondatore, nella ricerca sui materiali naturali, di riciclo e innovativi, oltre che sulle più recenti sperimentazioni in ambito green. Ideata da Stefania Ricci, Direttore del Museo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni-C.L.A.S.S. (Creativity, Lifestyle And Sustainable Synergy), Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora, la mostra vuole fornire un contributo artistico-culturale sul tema cruciale della sostenibilità, intesa come “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di sopperire alle proprie necessità”
(Rapporto Brundtland, 1987).
Sustainable Thinking è una narrazione che mira ad innescare uno spunto di riflessione sul tema sempre più urgente e di attualità legato ad una maggiore attenzione all’ambiente nel suo complesso. Una chiave di lettura diversificata, che parla con il linguaggio della moda, dell’arte e dei materiali sul recupero di un rapporto più meditato con la natura e la sua profonda relazione con la tecnica, dove l’impiego di materie organiche e il riuso creativo sono aspetti fondamentali, così come le storie di ricerca e le materie di pregio, che giunte al termine della loro vita vengono trasformate in prodotti di qualità, a rappresentazione concreta del concetto di economia circolare. Un invito ad un impegno collettivo e ad un modo di pensare consapevole e condiviso; dall’arte del riciclo, al recupero di tradizioni manuali, alle Smart Technologies, sino alla riscoperta delle fibre naturali, per un reale rinnovamento sostenibile.
La sostenibilità raccontata attraverso sperimentazioni artistiche contemporanee e ricerca nel fashion design: nello scenario della mostra Sustainable Thinking i materiali diventano il fil-rouge dell’intera rappresentazione. L’itinerario ideale comincia dalla ricerca sui materiali condotta dal Fondatore Salvatore Ferragamo, a partire dagli anni venti del Novecento, tra canapa, cellofan e pelle di pesce, per poi esplorare le storie di materie di pregio che, giunte al termine della loro vita, vengono trasformate in prodotti di qualità, a rappresentazione concreta del concetto di economia circolare. Installazioni realizzate rievocando le antiche tecniche dell’artigianato vengono raccontate nella duplice veste di protagoniste dell’arte del riciclo e del recupero di tradizioni manuali, aspetti fondamentali della filosofia sostenibile. E ancora, materie che creano intrecci, dove l’arte è strumento di relazione tra ambiti culturali diversi, da preservare nella loro diversità. Tecnologie smart che, attraverso la sperimentazione, diventano la chiave per il rinnovamento, fino all’imprescindibile ritorno alla natura, inteso come virtuosa riscoperta delle fibre naturali.
La scelta di Iluna, produttore italiano di pizzi che dell’innovazione sostenibile fa oggi un vero e proprio asset, si inserisce a pieno titolo nel contesto e nel percorso di scoperta della mostra Sustainable Thinking.
L’approccio che contraddistingue la filosofia e la produzione dell’azienda e il suo sguardo attento all’ecosistema le hanno aperto le porte del progetto, facendo di Iluna un esempio Smart Oriented da presentare all’ampio pubblico della Mostra. In Iluna il focus è sui materiali e il know how dei processi, sulla ricerca costante e la qualità, a partire dagli “ingredienti” utilizzati, la cui selezione è basata al 100% sull’innovazione responsabile con certificazioni rilasciate dai più autorevoli enti di controllo del settore.
Outfit Tiziano Guardini con dolcevita in tulle certificato GRS by Iluna Group
La filiera produttiva smart della linea Green Label di Iluna, rigorosamente Made in Italy, è oggi certificata Global Recycled Standard (GRS) e si caratterizza per l’utilizzo della fibra di PA 6.6 Q-Nova by Fulgar, ottenuta esclusivamente con materie prime di scarto post industrial, e del range di fibre premium stretch sostenibili della famiglia Roica Eco-Smart, prodotta da Asahi Kasei. Il filo scelto da Iluna, Roica EF, ha una percentuale di contenuto trasformato pre-consumer che è maggiore del 50%, grazie al quale è stato certificato GRS by Textile Exchange.
Corner mostra Sustainable Thinking dedicato ai pizzi certificati GRS by Iluna Group
Copyright 2024. Tutti i diritti riservati - Info legali