Linea Intima Edit
26 maggio 2020
Non abbiamo mai chiuso gli uffici anche in lockdown, tenendo una adeguata operatività con turnazioni e personale a disposizione dei clienti. Chi non in ufficio ha operato in smart-working. Abbiamo potuto così seguire più prontamente le relazioni con i clienti anche in questo momento critico.
Penso che in periodi unici come questi sia necessaria una totale attenzione all’environment in cui si opera, ed assumono maggiore valore le relazioni personali. Se l’aspetto empatico è importante, durante la criticità assume un valore maggiore, fondante. Ci siamo mossi così, naturalmente, con estrema attenzione ed in modo proattivo con tutti i clienti.
Il centro logistico in Austria ha sempre lavorato, e per l’OnLine, non avendo BtoC ma solo BtoB, siamo riusciti a mantenere un canale sempre aperto. Al momento del blocco avevamo già consegnato tutta la PE intimo. Sul mare 2020 invece il 60%, per questo ed il restante 40% stiamo definendo le soluzioni più idonee per ciascun punto vendita.
Per la collezione AI 20/21 invece avevamo già definito l’80% delle posizioni commerciali ma aspettiamo il feed-back dei negozi dopo il momento estivo.
Per la collezione mare PE21 questa era già pronta a marzo, ed anche già fotografata, qui prevediamo un impercettibile alleggerimento della proposta di ciascun marchio e solo su alcune linee. Saremo pronti con il timing di sempre. Massimo slittamento previsto 10 giorni.
Gli agenti saranno operativi da metà-fine giugno.... con collezioni complete per la prossima PE, dando un sostanziale aiuto ai clienti con una vasta scelta. Protrarremo comunque il tempo delle presentazioni per adeguarci ad esigenze di eventuali posticipi.
Questo periodo ci ha imposto di implementare l’integrazione di sistemi informatici per lo smart-working, ma io credo nella relazione personale in ufficio, dove c'è il valore aggiunto dell’interazione e dello scambio. Questo periodo quindi non penso ci abbia veramente insegnato molto in quest'ottica, la tecnologia la usavamo anche prima.
Penso invece che la necessità per i negozi di interagire con le consumatrici abbia imposto un approccio nuovo e più aperto da parte dei commercianti verso sistemi e tecnologie per integrare il web, i social, la comunicazione diretta e nuovi metodi di lavoro sul punto vendita.
Solo qualche anno fa l'approccio di alcuni negozi con presa di appuntamenti on-line per richiesta capi, invio, e possibilità di resa, era impensabile. Oggi molti lo hanno fatto, anche con successo, e forse manterranno anche questo sistema dopo la fine della crisi Covid.
Altri hanno avviato nuovi modi di comunicare e presentare i prodotti, sempre integrati all’attività commerciale del punto vendita fisico. Vedo un buon futuro per il commercio dove sarà vincente la testa pensante, l’imprenditore capace di rivedere tutte le modalità, senza paura; insomma, un reset dei sistemi ed apertura versi nuovi modi di essere negoziante.
CRISTINA AMANN – ANITA ITALIA
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