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Retail

Saldi, 6 italiani su 10 pronti agli acquisti

05 January 2022

Budget complessivo fino a 275 euro a famiglia; abbigliamento e calzature gli articoli più ricercati, in crescita articoli sportivi e accessori. Il 50% spenderà nei negozi di fiducia. È quanto emerge dall'ultima indagine Confcommercio

I saldi invernali sono partiti e sei italiani su dieci (circa quindici milioni di famiglie) rispetteranno la "tradizione" e si dedicheranno agli acquisti destinando un budget di spesa complessivo fino a 275 euro, contro i 254 dell’anno scorso. Questa la fotografia dell'Ufficio Studi Confcommercio, secondo cui per oltre l’80% dei consumatori i saldi sono un modo per rinnovare il guardaroba facendo magari qualche affare. Il 60% circa delle imprese del commercio al dettaglio ritiene che il numero dei clienti che entreranno in negozio per i saldi non sarà molto diverso da quello dello scorso anno. Tra gli articoli più richiesti, in testa alle preferenze, abbigliamento (93,4%) e calzature (84,1%), mentre a registrare i maggiori incrementi rispetto all’anno scorso sono articoli sportivi e accessori, rispettivamente +7,7% e +5,8%. Tra i canali di acquisto, i negozi di fiducia si confermano al primo posto per la metà degli italiani, mentre l’online viene scelto dal 40% e prevalentemente per l’acquisto di articoli di moda; tuttavia, l’incertezza dell’attuale fase economica si fa sentire trovando conferma nei comportamenti dei consumatori: infatti, tra chi non acquisterà in saldo (quasi il 40%) oltre la metà lo farà per risparmiare, mentre tra coloro che faranno acquisti aumenta la quota di chi spenderà come l’anno scorso (+4,1%).
Crescono le vendite online Anche le aspettative delle imprese del commercio al dettaglio del settore che vendono prodotti di abbigliamento riflettono le difficoltà e l’incertezza dello situazione attuale: quasi 1 impresa su 3, infatti, prevede minori visite al proprio negozio rispetto all’anno scorso con un calo delle vendite, anche in questo caso prevalentemente per esigenze di risparmio dei consumatori, ma anche per paura dei contagi. E proprio per affrontare l’emergenza Covid, il 42,7% delle imprese ha fatto ricorso all’e-commerce. Questi i principali risultati dell’indagine sui saldi invernali 2022 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Dove saranno effettuati gli acquisti
La metà di coloro che faranno acquisti ai prossimi saldi invernali si recherà presso i negozi di fiducia (50,1%). Segue il canale online che, con il 39,9% delle preferenze, si conferma in continua crescita (+4,9). Quattro intervistati su dieci utilizzeranno i social network per ricercare informazioni circa gli articoli che intendono acquistare a saldo (38,4%). Instagram rappresenta il social network più utilizzato (70,3%).
Rapporto tra qualità e prezzo e tutela del consumatore
La quasi totalità di coloro che hanno acquistato a saldo in passato giudica positivamente la qualità (94,8%) e la varietà (84,6%) dei prodotti posti in vendita a saldo. Dovendo scegliere tra qualità e prezzo, il 58,4% dei rispondenti indica quale aspetto più rilevante negli acquisti a saldo la qualità dei prodotti. Di contro, il 41,6% il prezzo. Nonostante la qualità dei prodotti rappresenti l’aspetto più rilevante negli acquisti a saldo, è cresciuta negli ultimi dieci anni la quota di coloro che attribuiscono maggiore importanza al prezzo. Quasi il 77% dei rispondenti dichiara di sentirsi tutelato quando acquista a saldo.
Le aspettative delle imprese e giudizio su azioni Governo
Il 60% circa delle imprese del commercio al dettaglio ritiene che il numero dei clienti che entreranno in negozio per i saldi non sarà molto diverso da quello dello scorso anno. C’è però una piccola minoranza in cui prevale ancora un pessimismo diffuso sull’andamento degli affari. Il 6 commercianti su 10  si dichiarano non soddisfatti dell’azione intrapresa dal Governo a sostegno delle imprese del proprio settore per la gestione dell’emergenza sanitaria.
Nuovi modelli di business
Per affrontare l’emergenza Covid-19, il 42,7% delle imprese intervistate ha fatto ricorso all’e-commerce, di queste  il 26,7% ha intensificato le vendite online, il 16% ha aperto un canale di e-commerce.



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